Le 4 regole per una vita felice secondo Stephen Covey
Il grande maestro di crescita personale Stephen Covey definì anni fa 4 regole di vita che bisognerebbe usare come criterio per valutare i propri pensieri, le proprie scelte e le proprie azioni. Dopo che le leggi non potrai più essere uguale a prima perché anche se decidi di non seguirle saprai che esistono e ti renderai conto della loro capacità di migliorare la tua vita. Andiamo a scoprirle.

L'altro giorno sistemando delle carte ho ritrovato dei fogli sui quali avevo appuntato ciò che mi aveva colpito di più del libro "The 8th habit" di Stephen Covey, probabilmente il più grande maestro di crescita personale di sempre.
È un libro poco conosciuto che fa seguito al mega best seller "The 7 habits" ma che mi ha influenzato molto e mi ha insegnato tra le altre cose cosa si intende per una vera leadership etica.
Covey odia tutte le tecniche manipolatrici o comunque superficiali e offre invece nei suoi libri delle abitudini da applicare quotidianamente che da almeno 30 anni hanno aiutato decine di milioni di persone in tutto il mondo a trasformare in positivo la loro vita.
In questo articolo ti parlo però delle sue "4 assumptions", tradotto letteralmente i "4 assunti", in pratica 4 regole di vita da seguire, una per ciascuna delle 4 parti della natura umana: corpo, cuore, mente, spirito.
Se vuoi ascoltarle dalla voce dello stesso Covey ecco un video di meno di 2 minuti che li riassume:
1. Corpo
Sono le nostre azioni quelle che ci permettono di vivere pienamente la nostra vita, di stabilire relazioni interpersonali gratificanti e di incidere sul mondo attraverso il nostro lavoro, ma per riuscirci abbiamo bisogno di un corpo in salute e di scegliere bene le nostre attività rinunciando a tante alternative magari attraenti per concentrarci su quello che è prioritario.
Covey allora ci suggerisce di fare questo esercizio mentale:
"Immagina di aver avuto un attacco di cuore; ora vivi di conseguenza"
Azz Sergio, sto toccando di tutto anche cose che non si possono dire!
La prima volta che ho letto questa frase mi ha lasciato di stucco e ho fatto anche io gli scongiuri, però poi approfondendo la spiegazione ne sono diventato entusiasta. Il messaggio di Covey è infatti molto più profondo di quanto potrebbe apparire a prima vista.
La prima riflessione è chiaramente legata alla salute: se fossi malato di cuore smetteresti di fumare, di bere alcool regolarmente, di mangiare cibi spazzatura, tanti fritti, dolci e grassi idrogenati e artificiali. Smetteresti anche di ucciderti di lavoro e di stressarti o di farti trascinare dalla rabbia e invece dormiresti più del minimo necessario, prenderesti giorni di riposo regolarmente ecc.
Inizieresti poi a mangiare tanti ortaggi, verdure, legumi, frutta e prodotti animali coltivati in maniera non industriale, cammineresti ogni giorno, prenderesti un poco di sole per la vitamina D ma senza cuocerti, alleneresti i muscoli e così via.
La seconda riflessione è invece legata alle priorità ed è il reale colpo di genio di questa regola di vita secondo me.
Quando una persona è reduce da un attacco di cuore o ha un'altra malattia invalidante, di solito può lavorare solo poco tempo ogni giorno, poi si deve riposare. Davanti a questi limiti le persone imparano ad usare quel tempo attivo nella maniera più gratificante ed efficace possibile perché sanno che non possono sprecare neanche un minuto di quell'ora che gli viene concessa dal proprio stato di salute.
L'invito di Covey è allora a riflettere su quale sarebbe l'attività alla quale dedicheremmo quella ora attiva rinunciando quindi a tutte le altre.
Ho insegnato questo esercizio anche ad un amico che mi chiedeva consiglio perché ha molti interessi e attività professionali tra cui scegliere ma non riesce a decidere dove focalizzarsi e teme di disperdere le sue energie.
Quando gli ho proposto questo esercizio è rimasto inizialmente quasi scioccato ma poi, una volta capita la logica, si è reso conto che il suo lavoro attuale principale era una sorta di ripiego che gli faceva guadagnare bene e gli dava la possibilità di viaggiare ma che non rappresentava l'attività che sceglierebbe se avesse solo un'ora di lavoro ogni giorno. E così ha deciso di dare una svolta alla sua vita.
Per approfondire questo tipo di riflessioni ti consiglio di leggere anche il mio articolo L'uomo che è riuscito nell'impossibile
Prima di proseguire a leggere quest'articolo fermati però un attimo e fai subito questo esercizio, meglio ancora scrivendo su carta l'attività lavorativa che sceglieresti se avessi un'ora al giorno. Si tratta di un'attività lavorativa perché partiamo dal presupposto che tu debba/voglia lavorare, altrimenti si perderebbe il collegamento con la vita reale della maggior parte delle persone.
La seconda parte dell'esercizio è invece scrivere una lista di 10 scelte/abitudini legate alla salute che dovresti cambiare e in particolare ne scegli una da adottare oggi stesso.
2. Cuore
Il cuore è ovviamente il simbolo delle emozioni e dei sentimenti e come dobbiamo curare il nostro corpo allo stesso modo dobbiamo fare attenzione alla nostra sfera emotiva e di conseguenza curare le nostre relazioni interpersonali, sia di coppia che di amicizia o di lavoro.
Ho già approfondito il tema dell'importanza delle relazioni per la nostra felicità nell'articolo:
Tre strade per la felicità verificate dalla scienza
Covey ci offre allora una regola di vita che ci aiuterà a curare le nostre relazioni:
"Immagina che tutto quello che dici sugli altri possa essere udito dai diretti interessati; ora parla di conseguenza"
Non si tratta ovviamente di diventare un cortigiano in grado di pesare ogni parola in modo tale da ottenere l'effetto desiderato sull'interlocutore ed evitare di inimicarsi nessuno. Tutto il contrario. Il consiglio di Covey è di partire dall'attenzione per le parole che diciamo per riflettere sui nostri pensieri ed eliminare le critiche, il gossip, i sotterfugi e invece usare le nostre parole e le nostre azioni per cambiare in meglio le situazioni.
Molti, e io stesso, a questo punto si chiedono come gestire le situazioni nelle quali altre persone, parlando con te, iniziano a criticare delle persone assenti e dicono delle cose magari vere che però non direbbero se quella persona fosse presente. Che fai? Stai zitto? Difendi gli assenti? Ti unisci nelle critiche?
Capita ad esempio quando un gruppo di colleghi parla del proprio capo criticandone le decisioni o il comportamento. La soluzione proposta in questi casi da vari maestri di crescita personale è di riconoscere i problemi che ci possono essere, ad esempio dicendo "Effettivamente quella decisione del capo mi ha demotivato perché non la considero educata/giusta". Concentrarsi in pratica sul problema specifico e non sulla persona. La persona ha commesso degli errori ma questi errori non rappresentano l'identità immutabile di questa persona.
Il passaggio successivo è però quello chiave: proporre ai colleghi una strategia per affrontare il problema. Se parlarne direttamente con il capo non appare una soluzione adeguata perché ad esempio si teme che la persona sia molto suscettibile e si senta minacciata nella sua autorità dovendo ammettere un errore, allora bisognerà lavorare con lui o lei per costruire maggiore fiducia e stima e quindi diventare sufficientemente autorevoli da poter influenzare positivamente le sue decisioni.
Indovina perché non viene fatto? Perché richiede tanto sforzo mentale ed emotivo, è molto più facile sfogarsi sparando a zero sulla persona in questione.
Se hai ascoltato il video di Covey però sai che quando ti rifiuti di unirti al coro di critiche e di gossip degli altri e dimostri la tua lealtà alle persone assenti, gli altri ti apprezzeranno perché sapranno che farai lo stesso quando sono loro singolarmente ad essere assenti.
Sapranno di potersi fidare di te e la fiducia è una cosa molto dura da ottenere e facilissima da perdere, per questo noi diamo particolare valore alle relazioni con le persone nelle quali riponiamo grande fiducia. La lealtà senza se e senza è un prerequisito per mantenere la fiducia di una persona a lungo termine.
Non sarà facile riuscire a rispettare questa regola perfettamente da un giorno all'altro e io stesso mi mordo la lingua quando cedo al gusto della critica e del gossip, però puoi iniziare oggi a fare "mente locale" e riconoscere le situazioni in cui vieni tentato a violare questa regola così probabilmente riuscirai anche a rispettarla. La consapevolezza è sempre il primo passo.
3. Mente
È ormai un luogo comune, ma non per questo meno vero, che nel mondo di oggi il lavoro, anche quando non è precario dal punto di vista contrattuale, comunque tende a durare molto meno rispetto al passato sia, in positivo, perché si aprono nuove opportunità di crescita e quindi molti decidono di cogliere queste possibilità, sia, in negativo, perché il mercato evolve rapidamente a seguito della tecnologia e della globalizzazione per cui aziende che pochi anni prima erano all'apice del successo possono trovarsi fuori mercato anche se sbagliano solo una scelta. Pensa alla Nokia che ha inserito in ritardo le fotocamere di qualità nei telefoni e poi si è sotterrata mancando la transizione agli smartphone.
La soluzione per la persona singola è prepararsi a questi pericoli continuando costantemente l'aggiornamento professionale e personale studiando ogni giorno così anche da mantenere la mente affilata come una lama di rasoio.
Per motivarti ad agire e non rinviare questa attività importante ma apparentemente non urgente, Covey insegna allora:
"Immagina che la durata della tua professione sia di 4 anni; ora regolati di conseguenza"
Non è detto che tra quattro anni dovrai effettivamente cambiare lavoro, ma abituarsi a pensare che questo possa accedere ti forza a investire del tempo ogni settimana per sviluppare le tue capacità e studiare il mercato in cui operi.
Ho spiegato in altre occasioni ad esempio che avevo intuito da alcuni trend a livello europeo che il prezzo dell'energia elettrica in Italia sarebbe sceso da 70-80 euro al megawattora verso i 40-50 euro, cosa che poi è successa, e quindi il modello di business delle aziende energetiche come quella per la quale lavoravo sarebbe diventato superato portando ad un crollo degli utili e alla perdita di posti di lavoro.
Siccome è sempre meglio lavorare in aziende in crescita che non in calo perché anche se il tuo posto è a tempo indeterminato e sicuro avrai meno possibilità di crescita, ho incominciato allora a pensare di mettermi in proprio e realizzare i miei progetti negli ambiti dove mi aspettavo invece una crescita del mercato.
Mettersi in proprio richiede però nuove competenze che non impari all'università di Economia e neppure come dipendente, per cui mi sono messo a studiare e a fare networking per iniziare ad entrare in nuovi campi e frequentare altri imprenditori.
Cosa puoi imparare quindi oggi, oltre al contenuto di questo articolo, per aumentare le tue capacità di reinventarti in un nuovo lavoro?
Vuoi fare magari una lista di dieci idee? :D
4. Spirito
Covey, ormai scomparso da qualche anno, è stato una persona molto religiosa e di grande caratura morale, ma quando lui parla di spirito non si rivolge solo ai credenti, invita tutti a riflettere su una dimensione superiore che molti di noi percepiamo.
Per alcuni si tratta del Dio delle religioni, per altri della coscienza collettiva dell'umanità, per altri ancora è la Natura che rappresenta una dimensione più ampia che ricomprende noi, i nostri cari, gli animali, le piante e magari tutto l'Universo, una sorta di energia, di elemento comune che pervade tutto.
Anche chi non è credente infatti non compie di solito tutte le sue decisioni in maniera egoista per il mero soddisfacimento dei propri bisogni momentanei, riesce a guardare più a lungo termine e considerare anche le esigenze del prossimo o del pianeta.
Ecco allora che tutti possiamo trovare un senso nella quarta e ultima regola di vita che ci insegna Covey:
"Immagina di avere un colloquio privato con il Creatore ogni quattro mesi; ora vivi di conseguenza".
In pratica il messaggio è: se esistesse un Creatore e tu dovessi incontrarlo regolarmente, come modificheresti il tuo comportamento per poterti presentare ogni volta con la coscienza pulita e sereno perché sai di aver dato tutto te stesso agli altri e di aver vissuto appieno la tua vita?
Ad occhio io farei due o tre cambiamenti, non si sa mai ;)
Prova allora oggi stesso a curare Corpo, Cuore, Mente e Spirito e poi fammi sapere come è andata.
Ti auguro tanta felicità, non è un obiettivo irraggiungibile




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